martedì, giugno 28, 2005

non voglio piu' vivere in questo mondo di reunion

Fra le altre cose che seccano con la stagione, gli alberi del viale sottoposti a trattamento antiparassitario e i cadaveri a due dimensioni delle vostre zanzare detestate, ci sono tutti questi che cominciano ad approfittare del progresso della medicina e dell' essere ancora vivi per assicurare la gia' cospicua eredita' della prole. La reunion non e' un revival nostalgico ma uno spietato tentativo di riportare il tessuto temporale nel caos che ha fatto estinguere i dinosauri. Infatti la maggior parte di queste bande di antichi collegiali era finita per inerzia nell' attrito in modo da fare una scintilla folgorante.
Adesso non capisco cosa impedisca questi deprecabili decrepiti a rimanere sulla tanto dolce sedia a dondolo del disintossicato per andare a fare quello che trent'anni fa era altrettanto deprecabile casino e quindi figo, senza accorgersi che la proprieta' transitiva questa volta non li rende altrettanto fighi.
Ma a quale giovane fan di Mark Knopfler potrebbe venire in mente di preservare il suo gia' poco giustificabile fascino di cose non vissute boicottando lo show del tizio che esce vivo e dal vivo dalla bara?
Pero' i giovani punker di Bologna protestarono forte all' iniziativa del Comune che, per stigmatizzare la sua caratteristica apertura verso le culture giovanili, invito' i Clash ubriachi a suonare in Piazza Maggiore.